Bussi Piero

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Azienda Agricola Bussi Piero
Web: www.bussipierovini.com - Email: info@bussipierovini.com

I prodotti

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L'azienda

Subito dopo la fine della prima guerra mondiale, il nonno Agostino, classe 1900, abbandona l'usanza di suo padre Nicola di vendere le uve ai negozianti (sistema usato dalla maggioranza ma che non portava un reddito decoroso) cominciando a vinificare le uve barbera ed una piccola quantità di bonarda (attualmente ancora prodotta).

L'azienda a quell'epoca era costituita da circa 1,5 ettari di vigneto.

Negli anni 60 subentra mio padre Germano e il numero degli ettari sale a 4.

Ma è nel 68 che avviene la svolta. A causa della tristemente famosa grandinata di quell'anno, mio padre comincia a vinificare l’uva moscato, procedimento molto impegnativo e faticoso se si considerano le attrezzature dell'epoca: il mosto ottenuto in seguito alla torchiatura a mano, veniva, dopo la chiarifica, filtrato con i famosi “sacchi olandesi”, procedimento lento e che richiedeva soventi cambi con relativi lavaggi rigorosamente a mano; inutile ricordare che tutta la fase di produzione del moscato doveva essere fatta nell’arco delle ventiquattro ore. I risultati però non si fanno attendere, anche grazie ad un prodotto veramente eccezionale e così invogliato, comincia ad acquistare terreni portando la superficie dell'azienda negli anni 70-80 a circa 6 ettari.

Pian pianino comincio ad inserirmi nella gestione dell'azienda che attualmente conta circa 11 ettari di vigneto e la produzione delle seguenti qualità di uva prodotte: moscato, barbera, dolcetto, grignolino, nebbiolo, cortese, bonarda e gamba 'd pernis, prodotto unico di Calosso.

Grazie ad una clientela affezionata di privati ed amici, la gran parte del vino prodotto, circa 900 hl, viene venduta ancora in damigiana. Imbottigliamo circa 12.000 litri all'anno.

In seguito alla mia passione per la storia, dopo dieci anni di paziente ricerca nell’archivio storico del comune di Calosso nel 2000 ho pubblicato il libro “Gente di Calosso dagli albori al ventesimo secolo”, libro che tratta degli avvenimenti che interessarono il mio paese dalle origini al 1945. Anche per il logo dell’azienda e per le mie etichette ho sfruttato la mia passione verso la storia locale, usando una miniatura del 1300 del comune di Calosso che ho scoperto in un prezioso codice miniato: il "Codex Astensis", conservato nell’Archivio storico di Asti.